L’Ikigai e l’esistenzialismo condividono una comune ricerca di senso e autenticità in un mondo spesso percepito come assurdo e privo di significato intrinseco. L’esistenzialismo, corrente filosofica emersa nel XX secolo, mette l’accento sulla libertà e la responsabilità individuale nella creazione del senso della propria vita. Questa visione risuona profondamente con il concetto di Ikigai, che invita ognuno a scoprire e perseguire la propria unica ragione di vita, basandosi sulle proprie passioni, talenti e contributi al mondo.
Jean-Paul Sartre, figura emblematica dell’esistenzialismo, affermava che “l’esistenza precede l’essenza”. In altre parole, l’essere umano non ha una natura predefinita, ma è condannato a essere libero e a definire da sé il senso della sua esistenza attraverso le sue scelte e le sue azioni. Questa idea trova un potente riscontro nella filosofia dell’Ikigai, che incoraggia ognuno a prendere in mano il proprio destino e a modellare una vita che rifletta le proprie aspirazioni profonde. L’Ikigai non è qualcosa di dato, ma una ricerca personale che si costruisce attraverso le esperienze e gli impegni.
L’esistenzialismo sottolinea anche l’importanza dell’autenticità, cioè il fatto di essere fedeli a se stessi e ai propri valori, anche di fronte alla pressione sociale e alle aspettative esterne. Questo concetto di autenticità è al centro dell’Ikigai, che invita ad allineare le proprie azioni con la propria vera natura e a perseguire ciò che ci appassiona profondamente, piuttosto che conformarsi a ruoli imposti. Coltivando l’ascolto di sé e agendo in accordo con le proprie aspirazioni, diamo vita al nostro Ikigai e affermiamo la nostra esistenza unica e irripetibile.
Un altro punto di convergenza tra esistenzialismo e Ikigai è il riconoscimento della finitezza dell’esistenza e la necessità di farne un uso cosciente e responsabile. Gli esistenzialisti, come Martin Heidegger, hanno messo in luce il carattere temporale e mortale della condizione umana, invitando a impegnarsi pienamente nel presente e a dare un senso alla propria esistenza, piuttosto che perdersi nell’inautenticità e nella fuga. Allo stesso modo, l’Ikigai ci incoraggia a prendere coscienza della brevità della vita e a fare scelte che riflettano le nostre priorità e i nostri valori più profondi. Nel perseguire la nostra ragione di vita, diamo una direzione e un’intensità alla nostra esistenza, accettando serenamente il suo carattere effimero.
L’esistenzialismo e l’Ikigai ci invitano anche a abbracciare la dimensione tragica dell’esistenza, fatta di gioie e sofferenze, di successi e fallimenti. Piuttosto che negare le difficoltà e le assurdità della vita, ci incoraggiano ad affrontarle con coraggio e lucidità, trovandovi occasioni di crescita e superamento di sé. L’Ikigai, ancorandoci a un progetto di senso, ci dà la forza di perseverare di fronte agli ostacoli e di trasformare le prove in opportunità di apprendimento e resilienza.
Un esempio notevole della convergenza tra esistenzialismo e Ikigai è quello di Viktor Frankl, psichiatra e sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti. Nel suo libro “Trova un senso alla tua vita con la logoterapia”, Frankl testimonia l’importanza cruciale di trovare un senso alla propria esistenza, anche nelle condizioni più estreme. Racconta come, aggrappandosi a un progetto di senso – quello di scrivere un libro sulla sua esperienza nei campi – abbia trovato la forza di sopravvivere e di mantenere la speranza. Questa ricerca di senso, al centro della logoterapia di Frankl, fa eco al concetto di Ikigai, che ci invita a scoprire e a perseguire ciò che dà una direzione e un valore alla nostra vita.
L’esistenzialismo e l’Ikigai ci ricordano che il senso della vita non è qualcosa di dato, ma una creazione personale che si plasma attraverso le nostre scelte, i nostri impegni e il nostro modo di abitare il mondo. Ci incoraggiano a prendere in mano il nostro destino, a coltivare l’autenticità e a perseguire ciò che risuona profondamente in noi. Abbracciando la dimensione tragica dell’esistenza e impegnandoci in progetti di senso, diamo una direzione e un’intensità alla nostra vita, accettando serenamente la sua finitezza.
Simone de Beauvoir, filosofa esistenzialista, affermava: “Non c’è una giustificazione a priori della vita: è a ciascuno dare un senso, e il valore non è altro che questo senso scelto.” Questa citazione riassume con forza la convergenza tra esistenzialismo e Ikigai: il senso della nostra vita è una creazione unica e personale, che si costruisce attraverso i nostri impegni e il nostro modo di abitare il mondo. Nel perseguire il nostro Ikigai, affermiamo la nostra libertà e la nostra responsabilità nel plasmare un’esistenza autentica e significativa.
Così, l’esistenzialismo offre una potente illuminazione sulla ricerca dell’Ikigai, sottolineando l’importanza della libertà, dell’autenticità e dell’impegno nella creazione del senso della propria vita. Ci invita ad abbracciare la condizione umana in tutta la sua complessità, a confrontarsi con l’assurdo e la finitezza con coraggio e lucidità. Integrando questi principi esistenziali nella nostra ricerca dell’Ikigai, possiamo sviluppare una vita pienamente assunta, radicata in progetti che riflettono la nostra singolarità e il nostro contributo al mondo. L’Ikigai, nutrito dalla saggezza esistenzialista, diventa allora un’arte di vivere cosciente e impegnata, un’affermazione della nostra libertà e responsabilità nel plasmare un’esistenza autentica e significativa.
Punti da ricordare:
1. L’Ikigai e l’esistenzialismo condividono una comune ricerca di senso e autenticità in un mondo spesso percepito come assurdo e privo di significato intrinseco.
2. L’esistenzialismo mette l’accento sulla libertà e la responsabilità individuale nella creazione del senso della propria vita, visione che risuona con il concetto di Ikigai.
3. L’autenticità, cioè il fatto di essere fedeli a se stessi e ai propri valori, è al centro dell’Ikigai e dell’esistenzialismo.
4. L’Ikigai e l’esistenzialismo riconoscono la finitezza dell’esistenza e la necessità di farne un uso cosciente e responsabile.
5. Invitano ad abbracciare la dimensione tragica dell’esistenza, trovando nelle difficoltà delle occasioni di crescita e superamento di sé.
6. Viktor Frankl, psichiatra e sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, illustra la convergenza tra esistenzialismo e Ikigai testimoniando l’importanza di trovare un senso alla propria esistenza, anche nelle condizioni più estreme.
7. L’esistenzialismo e l’Ikigai ricordano che il senso della vita è una creazione personale che si plasma attraverso le nostre scelte, i nostri impegni e il nostro modo di abitare il mondo.
8. Nel perseguire il nostro Ikigai, nutrito dalla saggezza esistenzialista, possiamo sviluppare una vita pienamente assunta, radicata in progetti che riflettono la nostra singolarità e il nostro contributo al mondo.
👉 To download docx (Editable) file click here : Click here
👉 To download PDF file click here : Click here
👉 To download MP3 file click here : Click here